Per capire la sindrome dell’intestino permeabile è utile sapere un po’ come è composto questo organo. Come l’intestino degli esseri umani, anche quello del cane è ricoperto al suo interno da villi e microvilli. Questi sono delle minuscole protuberanze che contribuiscono all’assorbimento dei nutrienti scomposti durante la digestione: proteine, zuccheri e grassi. In questo modo il corpo trae energia per le funzioni vitali.
Il macrobiota è un insieme di colonie di batteri che coesistono nell’intestino del cane e si nutrono principalmente delle fibre ingerite con i pasti che, per questo motivo, sono importanti nella dieta di tutti i giorni. In cambio di questo nutrimento rilasciano enzimi che permettono la digestione, vitamine, aminoacidi e acidi grassi a catena corta.
Al di sotto dei villi c’è il tessuto epiteliale che li separa dal sistema dei vasi sanguigni e dagli organi. Questa mucosa completa la fase di assorbimento dei nutrienti scomposti dalla digestione e li passa nel sangue e negli organi vitali. In un intestino sano, questo tessuto è una rete a maglie serrate e non lascia passare gli agenti patogeni che vivono all’interno dell’apparato digerente. Ma, in caso di sindrome dell’intestino permeabile, le maglie si allentano, allargandosi e permettendo il passaggio nei vasi sanguigni di batteri, virus, allergeni e lieviti.